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Progetto per il Premio Combat di Gianni Lucchesi

Tratto da: https://www.premiocombat.it/

Gianni Lucchesi
nato/a a Pisa
residenza di lavoro/studio: Migliarino Pisano, ITALIA

ALTRE OPERE

DESCRIZIONE OPERA / BIOGRAFIA

Il ”Golfista” nasce all’interno del progetto ”Out there” e racconta il difficile e complicato rapporto tra l’uomo e la sua percezione riguardo i grandi problemi legati all’ambiente. E’ un argomento non facile da affrontare perchè si corre il rischio di cadere in ovvie e sterili conclusioni: istintivamente siamo tutti portati ad una immediata presa di posizione ipocritamente critica verso il grande sistema che a difesa dei propri interessi economici ci sta portando incontro alla distruzione.
Ci mostriamo preoccupati ma restiamo inermi.
Se fossimo alle prese con un grave problema di salute personale porremmo il rimedio come priorità assoluta.
L’opera si è ispirata a quello che Timothy Morton definisce “iperoggetto”: ”Essi non sono semplici costrutti mentali (o ideali), ma entità reali la cui essenza ultima è preclusa agli esseri umani”. Nel ”Golfista” l’iperoggetto è il riscaldamento globale.
L’uomo reagisce generando in se una sorta di auto-difesa, mantenendo a distanza il problema, l’uomo è per sua natura come l’orchestrina del Titanic che continua a suonare mentre la nave affonda, il malato terminale che sfoglia la rivista dell’agenzia di viaggi, il golfista che continua a giocare su un terreno arido e privo di vita.
Nell’iperoggetto in cui dentro siamo.
Le opere presentate in ”Out there” utilizzano la luce come elemento simbolico e funzionale alla narrazione, la luce è parte integrante dell’opera.
Alla presentazione del progetto, durante il Fuorisalone 2021 di Milano, l’installazione delle luci è stata curata da Davide Groppi.
Gianni Lucchesi è nato a Pisa nel 1965.
Inizia la sua attività artistica nel 1985 e partecipa a numerose mostre ed eventi di rilievo sia nazionale che internazionale come l’Art Fair di Berlino e la Biennale d’arte contemporanea di Casablanca in Marocco. Ha collaborato con l’università delle arti di Nanjing in Cina e con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nel 2006 riceve a Roma il premio internazionale Cisdac per l’arte contemporanea.
Nel 2016 inizia la collaborazione con Vittorio Sgarbi esponendo opere al Museo della Follia di Catania, nel 2017 a Salò, nel 2018 a Napoli e nel 2019 a Lucca.
Nel 2018 e nel 2019 lavora per il Teatro del Silenzio di Lajatico.
Ha vinto concorsi d’arte contemporanea e realizzato opere pubbliche come il monumento a Sandro Pertini a Savona nel 2021.
Nel 2021 presenta a Milano ”Out there”, il nuovo progetto sul tema del cambiamento climatico, un ciclo di mostre personali a cura di Nicolas Ballario.