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Lo stravolgimento della figura tra esigenze stilistiche ed espressioni esistenziali
16 Dicembre 2021 @ 19:00 - 20:30

La figura umana è la rappresentazione in grado di comunicare meglio quelle che possono essere le sensazioni e le emozioni delle persone. Anche gli oggetti possono trasmettere il pensiero di un artista: basti pensare a Giorgio Morandi, capace di trasformare una semplice natura morta in elegie sull’esistenza. Tuttavia, la figura umana, in quanto espressione della parte umana della vita, è riconosciuta come la più comunicativa sotto diversi punti di vista.
In questa conferenza, perfettamente in linea con la mostra in corso Verdad Muda, di Evita Andújar, il relatore Armando Battelli si addentra nell’interessante aspetto che confronta lo stile dell’artista con la sua intenzione comunicativa. In alcuni casi, la figura è appositamente distorta nel senso estetico, allo scopo di esprimere un sentimento di angoscia, innamoramento, sorpresa, straniamento; altre volte, la stessa viene manipolata per ragioni stilistiche. |
Quando Picasso costruisce un quadro, non lo fa per sentimento, a differenza del collega Munch, ma per equilibrio formale, che ha un significato all’interno dell’arte espressiva. In questo caso, la figura stravolta non vuole esprimere un malessere o, in generale, un sentimento, bensì vuole creare all’interno di uno stile il suo movimento stilistico, vuole costruire l’immagine. Donatello, Caravaggio, lo stesso Renoir, non stravolgono la figura per esprimersi, al contrario esprimono il loro sentimento con una figura esposta in un certo tipo di modo: la figura stravolta non è solo tale in senso espressivo ma anche stilistico.
Vi aspettiamo giovedì 16 dicembre alle ore 18.00 per approfondire questa tematica attuale e stimolante, circondati dalle opere di Evita Andújar. |