I consigli della galleria Rossetti: le mostre d’arte a gennaio e un libro sul mondo dell’arte.
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le Mostre d’arte A gennaio consigliate dalla galleria rossetti
Genova – Palazzo Nicolosio Lomellino
Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti nell’arte a Genova Fascinazioni, scontri, scambi nei secoli XVI-XVIII
Per la prima volta, la mostra raccoglie opere d’arte che illustrano i più diversi versanti dell’immagine degli Ottomani nell’arte genovese: combattenti, schiavi, dignitari e sultani popolano le scene raffigurate nei dipinti e negli altri manufatti esposti, in scenari che spaziano dalla corte di Costantinopoli al porto di Genova, dove si svolgeva la vita quotidiana degli schiavi quando non erano sulle galee, in mare.
In quest’ottica, l’esposizione, con i suoi apparati didattici e gli eventi collaterali di supporto, si pone anche come strumento importante di sensibilizzazione su questi temi, in un’ottica di incremento delle conoscenze e della comprensione del passato in una società ormai multiculturale.
Fino al 26 gennaio 2025
Venezia – Collezione Peggy Guggenheim
Marina Apollonio. Oltre il cerchio
La Collezione Peggy Guggenheim presenta la più ampia retrospettiva mai realizzata in ambito museale in Italia dedicata a Marina Apollonio (n. 1940), tra le maggiori esponenti dell’Arte Optical e Cinetica internazionale, sostenuta e collezionata da Peggy Guggenheim.
Mettendo in evidenza il rigore della sua ricerca visiva, tra pittura, scultura e disegno, opere statiche, in movimento e ambientali, bianco e nero e ricerca cromatica, sperimentazioni tecniche e di materiali, Marina Apollonio. Oltre il cerchio ripercorre la carriera dell’artista dal 1963 a oggi.
Fino al 3 marzo 2025
Roma – Casa di Goethe
Max Liebermann. Un impressionista di Berlino
La prima ampia retrospettiva del pittore e grafico tedesco Max Liebermann (1847-1935) in Italia. Nato a Berlino da una famiglia ebrea benestante, Liebermann intraprese i suoi studi artistici presso l’Accademia d’Arte di Weimar ed è considerato uno dei più importanti innovatori della pittura tedesca di fine Ottocento.
Dedicatosi inizialmente al realismo e al naturalismo, Liebermann fu definito in modo derisorio “pittore dei poveri” a causa dei sui temi antiaccademici con cui raffigurava il duro lavoro nelle campagne. Intorno al 1890 tuttavia, comprendendo la potenza innovativa dell’impressionismo francese, Liebermann si avvicinò allo stile di Édouard Manet e di Edgar Degas, cominciando anche a collezionarne i quadri.
Fino al 9 febbraio 2025
Parma – Palazzo Tarasconi
Street Art Revolution
Come è iniziato il movimento della Street Art? Come si è passati dai graffiti illegali sulle metropolitane ai conosciutissimi lavori di Banksy e a opere vendute per milioni di euro?
Grazie a Street Art Revolution lo spettatore esplorerà il vibrante mondo della Street Art, dai suoi umili inizi nelle strade di New York alla sua consacrazione come movimento artistico globale che influenza l’opinione pubblica, stimola il dibattito e ispira azioni collettive.
Fino al 2 marzo 2025
Pescara – Imago Museum
In forma di sogno. Gli ultimi surrealisti. Mensa & Matta
La mostra propone un viaggio affascinante nel mondo dell’arte surrealista attraverso una selezione delle opere dei due pittori, espressione dello spirito teorizzato da André Breton nel Manifesto del Surrealismo del 1924. Breton descrive l’uomo come un “sognatore definitivo”, il cui pensiero sfugge ai limiti della logica e della ragione, per aprirsi alla potenza del sogno e all’automatismo psichico, cardini dello stesso movimento surrealista.
Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002) e Carlos Mensa (Barcellona 1936 – 1982) hanno portato avanti questa visione in modi diversi ma complementari: se per Matta la realtà si dissolve in forme trasfigurate, oniriche e fantasmagoriche, per Mensa il mondo è un teatro surreale, popolato da personaggi fiabeschi, in bilico tra il reale e l’assurdo
Fino al 23 febbraio 2025
Palermo – Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
Questa mostra accosta al “Trionfo della Morte”, un’altra opera simbolo della violenza della morte come Guernica di Pablo Picasso attraverso la copia tessile conservata al Museo Unterlinden di Colmar, un’opera autorizzata dal maestro stesso ed esposta per la prima volta a Palermo.
Estremamente significativi in questa mostra sono i prestiti di alcuni schizzi preparatori dello stesso Picasso per la “testa” del cavallo di Guernica, che mostrano strette affinità compositive con l’ affresco. E di Guttuso giunge in mostra dalla GNAM di Roma, Crocifissione, opera dalla fortissima carica drammatica, in forme spigolose e cubiste, direttamente ispirate a Guernica – lo annota lo stesso Guttuso – e nello stesso tempo, omaggio al Trionfo per la presenza simbolica del cavallo.
Fino al 12 gennaio 2025
Il libro consigliato
La terza ora d’arte
Tomaso Montanari – Einaudi
Ora d’arte come ora d’aria in una prigione, perché il tempo che viviamo ci imprigiona dietro le sbarre dell’attuale, dell’effimero, e cosí rischiamo di scordarci di quanto nel profondo ci rende umani. E non c’è spazio, e tempo, migliore dell’arte per riprendere fiato, per respirare a pieni polmoni e riscoprire ciò che negli abissi del cuore fa di noi quello che siamo.
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