Skip to content Skip to footer
visual della mostra in valdarno con gianni lucchesi a cura di nicolas ballario

La tua mente è la tua casa, la tua mente è la tua prigione

con Gianni Lucchesi, a cura di Nicolas Ballario

DENTRO LA MOSTRA

Il Sistema museale del Valdarno presenta al pubblico una mostra diffusa nel territorio a cura di Nicolas Ballario; una narrazione inedita concepita come un percorso fra i musei della valle dell’Arno che vede la presenza di importanti artisti internazionali, tra cui Gianni Lucchesi.

Insieme a lui, artisti come Michelangelo Pistoletto, Valeria Berruti, Leandro Erlich, Sofia Uslenghi sono stati invitati a riflettere sui temi del museo e del limite, sia esso inteso come protezione o costrizione.

L’idea è quella di indagare il concetto stesso di museo: come una casa universale, al pari di una gabbia dorata, il museo circoscrive il tempo e lo spazio; sospende gli oggetti in una dimensione altra; esplora le ambiguità di un confine che è nello stesso tempo protezione e limite. È proprio entro i confini del museo che è possibile superare ogni barriera: l’opera d’arte – divergente, se non eversiva – si offre come viatico per evadere dalle costruzioni e costrizioni dell’uomo, come passe-partout per uscire dalle prigionie del pensiero cogliendo la vertigine di una visione aperta, profonda, sorprendente, in grado di scardinare ogni schema, maglia, struttura o sovrastruttura.

Opere di Gianni Lucchesi esposte alla mostra diffusa in Valdarno

IL MUSEO: CASA O PRIGIONE?

Nell’ambito di questa dialettica il museo, le sue collezioni e le sue mostre – di cui questa intende essere un significativo esempio – si pongono come luoghi in cui indagare il senso del nostro essere-nel-mondo. In questa mostra artisti di provenienza, generazione e ambiti diversi si interrogano sulla casa come archetipo, ma anche come metafora della nostra mente.

Casa o prigione? Il titolo di questa mostra fa riferimento al manifesto di Maurizio Cattelan con una pistola e la frase “Ribellati – l’unica prigione è la tua mente”, censurato a Milano. Cattelan ci poneva di fronte a un dubbio: perché quell’arma ci indigna, mentre ormai le immagini quotidiane di violenza e morte nel mondo non lo fanno più? Ogni giorno vediamo fotografie e video violentissimi, ma ci siamo abituati. Siamo assuefatti. Gli artisti in mostra dunque ci parlano proprio del museo come casa: luogo che viviamo ogni giorno, ma di cui non ci accorgiamo più. Quegli spazi espositivi forse non dovremmo darli per scontati.

L’inaugurazione ufficiale ha avuto luogo sabato 30 novembre 2024 alle ore 16:30, presso Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea a San Giovanni Valdarno, dando il via a un evento che vuole lasciare un segno profondo nella cultura valdarnese e oltre.

I MUSEI E GLI ARTISTI

Un viaggio tra arte e territorio. La mostra diffusa rappresenta un’opportunità unica per scoprire il Valdarno attraverso un percorso artistico che coinvolge:
– il Museo delle Terre Nuove, Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, a San Giovanni Valdarno,
– il Museo Paleontologico e il Cassero per la Scultura Italiana a Montevarchi,
– il Museo Venturino Venturi a Loro Ciuffenna,
– il Museo Mine, dedicato alla memoria mineraria, a Cavriglia.

Opere di Gianni Lucchesi esposte alla mostra diffusa in Valdarno

Ogni sede ospiterà opere e installazioni che dialogano con gli spazi museali e con il contesto locale, creando una trama di connessioni tra passato e presente, tradizione e contemporaneità.

– Valerio Berruti porterà al Museo delle Terre Nuove l’installazione Shine, una riflessione poetica sull’infanzia e sulla sua vulnerabilità.
– Leandro Erlich, celebre per le sue opere che sfidano la percezione, presenterà Cloud al Museo della Basilica, un dialogo visivo e simbolico con l’Annunciazione di Beato Angelico.
– A Casa Masaccio, le fotografie di Sofia Uslenghi e Gabriele Basilico esploreranno il rapporto tra spazio urbano e identità personale.
– Al Cassero per la Scultura Italiana, le opere di Vedovamazzei e Gianni Lucchesi offriranno spunti sull’ambivalenza tra rifugio e costrizione, attraverso materiali e forme che evocano protezione e fragilità.
– Al Museo Venturino Venturi di Loro Ciuffenna, le fotografie di Oliviero Toscani si intrecceranno con le creazioni di Alberto Agosti, creando un dialogo tra immagine e parola.
– A Cavriglia, il Museo Mine diventerà il palcoscenico di una mostra a cielo aperto, con i manifesti di Michelangelo Pistoletto che invaderanno le strade del borgo, trasformando il paese in un museo vivente.

Un’esperienza pensata per tutti

Il progetto vuole essere inclusivo e accessibile. Mentre Casa Masaccio e le installazioni a Cavriglia offriranno ingresso gratuito, gli altri musei prevedono un biglietto ridotto per chi visita più sedi. Chi completerà l’intero percorso artistico riceverà un ricordo speciale, un omaggio simbolico che celebra l’incontro tra arte e comunità. Inoltre, il pubblico sarà coinvolto in visite guidate, laboratori e incontri con gli artisti, pensati per avvicinare grandi e piccoli al linguaggio dell’arte contemporanea.

Ulteriori informazioni al link: https://www.comune.montevarchi.ar.it/eventi/3163662/tua-mente-casa-prigione