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“ERASED” di Paolo Ceribelli
25 Maggio 2023 @ 20:00 - 25 Giugno 2023 @ 21:00

In occasione della Genova BeDesign Week 2023, che si terrà nel Distretto del Design dal 24 a l 28 maggio, la Galleria Studio Rossetti inaugura ERASED, la mostra personale dell’artista milanese Paolo Ceribelli con inaugurazione alle ore 18.00 di giovedì 25 maggio. Contemporaneamente i designer di SPX Lab, espositori della GBDW23 ed ospitati nello Studio Rossetti Underground, presenteranno un evento dedicato all’utilizzo del digitale come materia di design.
Nella mostra ”ERASED”, Paolo Ceribelli pone in essere l’evoluzione dell’indagine personale a cui, ormai da anni, si dedica con accurata dedizione. Nell’attuale ciclo l’artista propone una chiave di lettura volta allo stravolgimento dell’oggetto: l’obiettivo è propriamente quello di ribaltare la percezione dell’osservatore affinché scardini il significato convenzionale attribuito ad un simbolo, con l’intento successivo di condurlo a sviluppare una propria analisi sulla complessità della natura umana. Le icone della guerra vengono estraniate, decontestualizzate. L’utilizzo del colore va a modificare la percezione dell’oggetto stesso ed attraverso la ripetizione metodica e seriale delle forme, talvolta ossessivamente ordinata e talvolta deliberatamente disordinata, l’idea consuetudinaria che esse rappresentano si cancella. |
Ed ecco che assistiamo alla nascita di una rappresentazione olistica, dove pensieri di pace e guerra emergono e convivono in una complessa totalità ben più significativa dei concetti identificabili nelle singole forme.
Paolo Ceribelli non fonda la sua ricerca artistica su alcun pensiero militaristico, né il suo intento è quello di imporre una posizione prevaricante: obiettiva è l’analisi critica e costruttiva del sé e delle proprie guerre interiori. La tendenza alla guerra e il desiderio di pace sono forze che convivono nell’essere umano e ne condizionano l’interpretazione della realtà circostante. Nella mostra “ERASED” assistiamo alla cancellazione delle consuetudini per fare spazio alle proprie percezioni, alle ricerche profonde dell’opposto di sé e alla consapevolezza delle proprie lotte interne, punto di partenza per il miglioramento personale. E’, infatti, l’osservatore a decidere se considerare quello che può sembrare un messaggio inequivocabile come una dichiarazione di guerra o di pace. |